Parrocchia di San Bartolomeo in Pantano - Pistoia


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Percorso Simbolico 4

arte

LE PIETRE PARLANO: Percorso di lettura simbolica dell'interno

E' possibile ingrandire le foto cliccando sulle immagini disposte in sequenza.

Il pulpito di Guido da Como si impone al nostro sguardo come monumento che senza sosta annuncia la resurrezione di Cristo.

Il pergamo, collocato in modo del tutto improprio dopo il restauro del 1976, fra le colonne di sinistra, anticamente era addossato all'ultima colonna di destra, in prossimità del presbiterio, all'interno del recinto del coro monastico.

Quest'ultima colonna è coronata da un capitello dal quale si sporgono quattro teste di leoni ad indicare la sacralità del luogo dove ancora oggi la figura dell'Abate con mitria e pastorale annuncia, come l'angelo del mattino di Pasqua: "perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato" (Lc 24,5-6).

Il pulpito di forma quadrangolare evoca infatti, il sepolcro vuoto di Cristo.

Sopraelevato su colonne dai capitelli finemente scolpiti con foglie d'acanto e facce umane, forse quelle degli antichi profeti d'Israele, è il luogo dove risuona non una parola umana, ma la Parola che viene dall'alto.

Le quattro formelle finemente scolpite indicano chiaramente dov'è il Risorto: disceso agli inferi per richiamare alla vita il primo uomo e gli antichi patriarchi; in mezzo ai suoi discepoli rinchiusi per paura nel cenacolo; sulla strada di Emmaus a fianco dei due discepoli delusi, per ascoltarli, rimproverarli, spiegar loro le scritture, spezzare il pane e rimanere sempre con loro; nell'ottavo giorno, invitando l'incredulo Tommaso a stendere la mano verso il suo costato, per diventare credente.

Le colonne del pergamo poggiano sul dorso di un leone che azzanna un animale caotico (un po' rettile, un po' mammifero e un po' volatile); di una leonessa che allatta un piccolo leone; sulle spalle di un uomo seduto, il cosiddetto "Telamone".

La parola che da qui viene proclamata, sembrano dirci i basamenti del pergamo, è una parola potente che sconfigge il male, nutre i credenti (i figli del leone-Cristo) ed è un giogo soave che ogni discepolo, seduto ai piedi del maestro, medita giorno e notte.

Questa alta tribuna, l'ambone (dal greco "anabainein" = salire in alto, o forse dal latino "ambo", alludendo ai due leggii dai quali vengono proclamati il Vangelo e l'Epistola), è una catechesi pietrificata sul mistero della Rivelazione.

Progressivamente Dio si è rivelato all'uomo nella natura e nel dono della sapienza umana, nelle sacre scritture d'Israele e, finalmente nel suo Figlio Gesù, morto e risorto.

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