Aðalval
Il Centro di Ascolto parrocchiale, nato il 15 giugno 2006 come frutto di un progetto pastorale ben preciso, è aperto ogni giovedì.
Sei volontari, suddivisi in due gruppi di tre, si dedicano all’ascolto e quattro si occupano, in gruppi di due, della distribuzione di generi alimentari e del pagamento di bollette, nei casi in cui ne è stata rilevata la necessità durante i colloqui.
Le famiglie che attualmente si rivolgono al Centro sono quarantatre, per complessive 131 persone, di cui 38 bambini; la metà circa dei nuclei familiari è costituita da immigrati.
Il numero può variare, a seguito del trasferimento di residenza, o di un cambiamento dei bisogni che richiede interventi più specifici, o perché le problematiche hanno trovato una soluzione favorevole.
Le persone che si presentano al Centro vengono accolte con carità e spirito di servizio, trovano ascolto, sostegno e indicazione per affrontare momenti di difficoltà e di disagio.
Il Centro di Ascolto vuole essere il luogo dove la comunità parrocchiale si apre ai bisogni degli altri per diventare momento di comunione e condivisione.
Il centro parrocchiale lavora in collaborazione con i servizi della Caritas diocesana e, quando si rende necessario, con i servizi sociali istituzionali, con la consapevolezza che solo un “lavoro di rete” può dare risposte più efficaci alle varie problematiche e contribuire alla promozione della persona umana.
Come ci hanno indicato vari documenti della Caritas diocesana e toscana...
Il Centro di Ascolto è:
Segno dell’attenzione della Chiesa verso i poveri.
Luogo e occasione di condivisione con le persone in difficoltà.
Luogo di promozione umana e di lotta all’emarginazione.
Punto di rilevazione dei bisogni emergenti.
Luogo di analisi dei cambiamenti sociali e della realtà.
Luogo educativo di tutta la comunità alla cultura della solidarietà.
Ascoltare è:
Fare silenzio.
Dare precedenza all’altro.
Voler capire senza giudicare.
Riconoscere l’altro protagonista.
Cogliere la “sostanza” di quanto viene detto.
Regalare tempo.
Il lavoro di un Centro di Ascolto è delicato e pieno di difficoltà. Il gruppo di operatori di questa parrocchia, guidato e coordinato dal Parroco, non può che trarre l’ispirazione e il sostegno dalla Chiesa che ha fatto la scelta preferenziale dei poveri; scelta che impone un percorso dove la carità sia coniugata con la giustizia, affinché i più poveri divengano soggetti dei diritti che non hanno mai avuto o che sono stati loro tolti.